La lavanda è una pianta molto rustica che ben si adatta alle diverse situazioni pedo-climatiche, cresce spontanea nell'Italia meridionale e la ritroviamo nei terreni aridi e sassosi a formare dei bellissimi cespugli. Un semi-arbusto sempreverde, originario dalla regione costiera del Mar Mediterraneo, cresce anche nelle selve dell’Asia Occidentale e dell’India Orientale. Fin’ora si conosce 21 tipi diversi, tra questi sono preziosi per la medicina solamente 3 tipi. La storia dell’uso della lavanda si perde nella notte dei tempi: già gli antichi Romani erano soliti profumare l’acqua del bagno con i suoi fiori ed è, infatti, dal latino “lavare” che deriva il suo nome. Si deve infatti ai Romani la diffusione della lavanda in Europa.
A Pannonhalma si coltiva tradizionalmente la cosiddetta lavanda inglese (o ibrida) e la lavanda francese. La prima (quella inglese) è un po’ più alta, ha un fusto di 40-50 cm, dopo la pioggia può crescere anche fino a 80 centimetri. Mentre la lavanda francese cresce fino a 30 cm. C’è anche una differenza significativa del profumo di entrambi i tipi: la lavanda inglese ha un profumo classico e forte, invece la lavanda francese diffonde un profumo più morbido e "femminile".
Vengono piantate diverse varietà raffinate in diversi colori e dimensioni. La pianta può essere di colore rosa brillante come la versione con il nome di fantasia "Loddon Pink", o viola scuro come "Hidcote", ma può essere anche bianco come il variante "Nana Alba". La vera patria della coltivazione di lavanda in Europa è la Francia Meridionale: in Provenza viene piantata su superfici molto estese.
Il primo vero giardino di lavanda è stato piantato in Ungheria a Tihany, negli anni 1920 ed è diventato un prodotto di fama mondiale: il contenuto di olio essenziale di lavanda coltivato in questa zona era eccezionale – addirittura superava anche la qualità derivata dall’originale piantagione di lavanda francese.
Un' altro giardino di lavanda appartenente ad un monastero molto importante si trova nella frazione di Pannonhalma, dove viene coltivato nel vivaio di piante ai piedi dell’abbazia benedettina dell’Ordine dal 18° secolo. Il paesaggio collinare, che offre tanta abbondanza di sole è una casa ideale per le piantie di lavanda. Non è un caso che i prodotti di lavanda originari da qui come l’olio di lavanda, i sacchetti di lavanda e i cosmetici, sono molto conosciuti anche in altre zone.